La Torre dell’Orologio con i suoi rintocchi scandisce il tempo echeggiando tra il bianco calce del centro storico. Costruita nel 1850 ad opera dei maestri Curri di Alberobello in concomitanza con i lavori di ristrutturazione della facciata della Chiesa Madre, è caratterizzata da uno stile neoclassico in netta contrapposizione con lo stile seicentesco del resto del borgo. La Torre dell’orologio con i suoi 17 metri di altezza troneggia su Piazza Vittorio Emanuele II, un tempo fulcro della vita sociale ed economica del paese.
Durante una passeggiata nel borgo cistranese non si può fare a meno di godersi la vista del tramonto sulla Valle D’Itria. In particolare dalla Villa Comunale, situata difronte alla Chiesa Madre, dal ponte della Madonnina, all’ombra di Palazzo Amati oppure dalla Pineta Comunale.
Al di fuori del Centro abitato, troviamo il Santuario della Madonna d’Ibernia, risalente al XII secolo e sorto sui resti di un preesistente cenobio basiliano costruito non distante dal tempio romano dedicato alla dea della fertilità Cibele. Dall’antico culto verso questa divinità deriva la venerazione per la Madonna d’Ibernia, legata alla procreazione e alla fertilità. Secondo la leggenda la Madonna avrebbe indicato durante un’apparizione il luogo dove costruire questa chiesa.
Nel pieno della Valle D’Itria è possibile percorrere il primo tratto della Ciclovia dell’Acqua: un suggestivo percorso ciclabile realizzato sui camminamenti del Canale Principale dell’Acquedotto Pugliese, la condotta maestra che dal 1906 trasporta l’acqua del fiume Sele dall’Irpinia alla Puglia. La Ciclovia dell’Acqua è il secondo percorso ciclabile su acquedotto d’Europa, nel suo complesso è un percorso cicloturistico ed escursionistico di 500 km che segue il tracciato di due condotte storiche dell’acquedotto: il Canale Principale che arriva fino a Bari ed il Grande Sifone Leccese, che giunge fino a Santa Maria di Leuca (LE).